Sono passati esattamente due mesi dall’attentato al Museo del Bardo di Tunisi. Quella sera ho scritto sulle pagine di questo blog perché secondo me non bisognava smettere di viaggiare, nonostante quel giorno il terrorrismo avesse colpito dei turisti, anzi proprio per quel motivo. Di viaggiare per il mondo, anche in Tunisia. Io l’ho fatto. Qualche settimana fa sono stata a Tunisi per lavoro. Una toccata e fuga: un paio d’ore proprio tra gli incredibili mosaici del Museo del Bardo e una passeggiata pomeridiana per il delizioso paesino bianco e blu di Sidi Bou Said, al mare.

Era la prima volta a Tunisi, il viaggio è stato breve, ma l’impressione che ne ho ricavato è quella di un Paese che varrebbe la pena scoprire, e non solamente per il suo bel mare. L’Ente Tunisino per il Turismo sta per lanciare una campagna di promozione, che correrà anche sui social network, per invitare gli italiani a tornare in Tunisia, #TunisiaIoCiVado. Io ci sono stata e questo è quello che ho visto. Forse, tornarci vale davvero la pena.

 

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