Panorama montano della Valcamonica

Tra le montagne della Valcamonica, sulle orme di Carlo Emilio Gadda. Sembra strano? E invece non lo è affatto. Al punto che dal 2011 esistono addirittura una guida e un percorso con una quarantina di cartelli turistici che ripercorrono con fotografie d’epoca e testi letterari la storia del legame tra lo scrittore milanese e la valle bresciana. Una vicenda quanto mai attuale in questi mesi di celebrazioni per il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Sì, perché Gadda arrivò in Valcamonica il 18 agosto 1915 come allievo ufficiale del 5° alpini, volontario al fronte che sopra i 3mila metri di quota i soldati del Regno d’Italia difendevano dalle truppe dell’esercito austriaco. Rimase in Alta Valle per poco tempo, tra Edolo e Ponte di Legno, prima di essere trasferito sul Carso nel febbraio del 1916. Pochi mesi, ma fondamentali per il futuro letterario dello scrittore, allora giovane studente di ingegneria. Di quel periodo, infatti, Gadda tenne un diario, quasi giornaliero, che sarebbe confluito poi nel Giornale di guerra e di prigionia, il suo primo libro pubblicato poi nel 1955. Un centinaio di quelle pagine sono ambientate proprio in quella Valcamonica che a distanza di un secolo ha deciso di rendergli omaggio.

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