Ci siamo. Domani si apriranno ufficialmente i cancelli di Expo 2015 e per i prossimi 6 mesi Milano sarà sotto i riflettori internazionali. Ma che città è quella che si appresta ad accogliere visitatori e turisti in arrivo da tutto il mondo? Per raccontarvela in un modo un po’ diverso dal solito ho chiesto aiuto a Mariangela Traficante, giornalista esperta di viaggi, che sul suo blog Che libro mi porto ogni settimana narra insieme a CityTeller la #MilanoDaLeggere, ovvero la Milano spiegata attraverso i libri e i luoghi della lettura. Una Milano poco conosciuta anche a chi vive in città, fatta di itinerari letterari inediti…
Mariangela, che Milano è la #MilanoDaLeggere?
Una ricchezza da scoprire! La #MilanoDaLeggere che sto scoprendo io pian piano è una città che spesso si nasconde e vuole essere scovata. Viene immortalata in molti romanzi e forse non è un caso che tanti siano noir, polizieschi, gialli. Dove la ricerca del “colpevole” o di una soluzione spesso coincide con una caccia alla città stessa. E poi c’è un altro fenomeno che vedo sbocciare nell’anno di Expo 2015: quello dei libri che vogliono raccontare la “Milano segreta”, la Milano degli angoli e delle storie meno note. È buffo perchè, spesso, per scoprirle non serve necessariamente leggerle in un libro. Basta vivere la città con entusiamo e curiosità. È quello che faccio io, forse perchè, essendo milanese solo d’adozione, non ho abbandonato l’entusiasmo del “viaggiatore”.
Una Milano dai mille volti?
Sì, la #MilanoDaLeggere è una città fatta di tante realtà sfaccettate. Non ci sono solo le grandi case editrici e i luoghi storici della lettura, ma anche tante piccole librerie indipendenti, che spesso soffrono, associazioni che organizzano visite della città sulle orme degli scrittori, iniziative spontanee come il bookcrossing o la ormai famosa Biblioteca Condominiale di via Rembrantd 12.
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